YA NO PODRÁN ADQUIRIR CIUDADANÍA ITALIANA LOS NIETOS Y BISNIETOS DE ITALIANOS

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Según la nueva disposición implementada por la embajada italiana en Argentina, y decretada por la ley N°32.447, inciso 2B, si usted tiene 20 años o más y es descendiente de italianos en grado de nieto, bisnieto, tataranieto y/o sucesivos no podrá obtener la ciudadanía italiana, aun cuando su padre/madre la hubiesen adquirido después de su nacimiento o todavía pudiesen adquirirla. Su única vía de acceso a la nacionalidad italiana es por residencia legal en Italia.

Al amparo de la normativa vigente se podrá obtener la nacionalidad italiana en los siguientes supuestos:

Si es mayor de 21 años, nacido antes del 9/1/1985 y su padre/madre, nacido/a fuera de Italia, adquirió la nacionalidad italiana antes de que usted naciese. Para examinar su caso, se debe solicitar una cita y consultar la documentación requerida.
Si es menor de 21 años y su padre/madre, nacido/a fuera de Italia, adquirió la nacionalidad italiana antes de que usted naciese. Para examinar su caso, se debe solicitar una cita y consultar la documentación requerida.
Si es menor de 20 años y su padre/madre, nacido/a fuera de Italia, adquirió la nacionalidad italiana después de que usted naciese.
Si su padre/madre es español/a y nació en Italia. En este supuesto, en principio, podrá adquirir la nacionalidad italiana sin límite de edad.
Si usted es descendiente de sefardíes.

Si su caso particular no se encuentra entre los supuestos mencionados puede no obstante pedir cita ante el Registro Civil para evaluar su documentación.
Obtener una cita no implica que vaya usted a obtener la nacionalidad italiana.

Articolo 24

Tutti possono adire le vie legali per difendere i propri diritti e interessi legittimi.
La difesa costituisce un diritto inviolabile in tutti gli stati e in tutte le fasi della procedura.
A coloro che sono privi di risorse economiche sono garantiti, attraverso le istituzioni appropriate, i mezzi per agire in giudizio e difendersi davanti a qualsiasi giurisdizione.
La legge determinerà le condizioni e le modalità di riparazione degli errori giudiziari.

Articolo 25

Nessuno può essere allontanato dal giudice naturale stabilito dalla legge.
Nessuno può essere punito se non in virtù di una legge entrata in vigore prima che l'atto fosse commesso.
Nessuno può essere sottoposto a misure di sicurezza se non nei casi previsti dalla legge.

Articolo 26

L'estradizione di un cittadino può essere concessa solo se espressamente prevista dalle convenzioni internazionali.
È vietata qualsiasi estradizione per crimini politici.

Articolo 27

La responsabilità penale sarà personale.
L'imputato non sarà considerato colpevole fino a quando non sarà emessa una condanna definitiva.
Le sanzioni non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono essere dirette alla rieducazione del condannato.
La pena di morte è vietata tranne nei casi previsti dalle leggi militari di guerra.

Articolo 28
Funzionari e dipendenti dello Stato ed enti pubblici saranno direttamente responsabili, ai sensi delle leggi penali, civili e amministrative, per atti compiuti in violazione di qualsiasi diritto. In questi casi la responsabilità civile si estende allo Stato e agli enti pubblici.



TITOLO II

DEI RAPPORTI ETICO-SOCIALI

Articolo 29

La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale basata sul matrimonio.
Il matrimonio sarà regolato sulla base dell'uguaglianza morale e giuridica dei coniugi, con i limiti stabiliti dalla legge per garantire l'unità della famiglia.

Articolo 30

È dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire ed educare i propri figli, anche quelli nati fuori dal matrimonio.
In caso di invalidità genitoriale, la legge prevede quanto necessario per l'adempimento della missione dei genitori.
La legge garantirà la piena protezione legale e sociale ai bambini nati fuori dal matrimonio, nella misura compatibile con i diritti dei membri della famiglia legittima.
La legge detterà le regole ed i limiti dell'indagine sulla paternità.

Articolo 31

La Repubblica stimolerà, attraverso misure economiche e altri provvedimenti, la costituzione della famiglia e l'adempimento dei compiti ad essa inerenti, dedicando particolare attenzione alle famiglie numerose.
Proteggerà la maternità, l'infanzia e la giovinezza, favorendo le istituzioni necessarie a tal fine.

Articolo 32

La Repubblica tutelerà la salute come diritto fondamentale dell'individuo e interesse fondamentale della collettività e garantirà assistenza gratuita agli indigenti.
Nessuno può essere obbligato a sottoporsi a un trattamento sanitario specifico, salvo disposizione di legge. La legge non può in ogni caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana.

Articolo 33

L'arte e la scienza sono libere e il loro insegnamento sarà gratuito.
La Repubblica detterà norme generali sull'istruzione e istituirà scuole statali per tutti i rami e classi.
Sia gli enti che le persone fisiche hanno il diritto di fondare scuole ed istituti scolastici, senza alcuna tassa a carico dello Stato.
Nel determinare i diritti e gli obblighi delle scuole non statali che richiedono la parità, la legge dovrebbe garantire piena libertà a loro e ai loro studenti di un trattamento accademico equivalente a quello degli studenti delle scuole statali.
È istituito un esame di Stato per l'ammissione ai vari rami e gradi delle scuole o per il loro completamento, nonché per l'abilitazione all'esercizio professionale.
Gli istituti di cultura superiore, le università e le accademie hanno il diritto di essere governati da statuti autonomi nei limiti fissati dalle leggi dello Stato.

Articolo 34

La scuola sarà aperta a tutti.
L'istruzione primaria, che sarà dispensata per almeno otto anni, sarà obbligatoria e gratuita.
Le persone con capacità e merito avranno il diritto, anche se prive di mezzi, di raggiungere i più alti gradi di istruzione.
La Repubblica renderà effettivo tale diritto attraverso borse di studio, sussidi familiari e altri provvedimenti, che dovranno essere assegnati mediante concorso.


TITOLO III
DEI RAPPORTI ECONOMICI


Articolo 35

La Repubblica tutelerà il lavoro in tutte le sue forme e applicazioni.
Curare la formazione e la promozione professionale dei lavoratori.
Promuovere e favorire accordi e organizzazioni internazionali volti a consolidare e regolamentare i diritti dei lavoratori.
Riconosce la libertà di emigrazione, salvi gli obblighi previsti dalla legge a favore dell'interesse generale

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